11 aprile 2013 | Graziano Giacani
Non so ancora per quanto resisterò, ma l’atmosfera del Vinitaly mi sta spingendo verso l’enoteca più vicina. Appena entrerò farò un rapido ragionamento per capire se andare verso lo scaffale dei vini bianchi o rossi, dopodiché fisserò per alcuni secondi (forse minuti) le bottiglie fino a quando da un’area del mio cervello partirà il comando per il braccio destro: ” prendi quella”, con una piccola spiegazione per convincere l’altra parte del cervello ancora indecisa. Il braccio si allungherà, afferrerò la bottiglia, la avvicinerò e la inizierò a roteare (come fosse una danza) ricercando parole o informazioni familiari. Solo a questo punto, la parte del cervello indecisa si convincerà e spingerà la parte più titubante di me ad acquistarla. Arrivato a casa la stapperò appena prima di mettermi a tavola, annuserò il tappo (tanto per fare scena) e la verserò nel bicchiere, farò anche caso al fantastico rumore del vino che esce dalla bottiglia fino a quando, finalmente, ne gusterò il contenuto. Se sarà all’altezza delle aspettative create sicuramente la consiglierò, lo ricomprerò e se capiterò dalle parti della cantina, passerò a conoscere il produttore. In questo racconto sono racchiuse tutte le fasi che determinano il desiderio, l’acquisto del prodotto e la condivisione dell’esperienza.
Nel caso del vino, la bottiglia è la vera protagonista di tutte le fasi, essa coinvolge tutti i sensi, dalla vista, al tatto (determinanti per la scelta), al olfatto, l’udito, fino al gusto. Nell’infografica che segue ho interpretato come i vari elementi che formano la bottiglia di vino hanno la capacità di coinvolgere i nostri sensi. Una “vivisezione” che aiuta a capire quanto è importante l’armonia di tutti gli elementi di un prodotto.
Articolo di repertorio pubblicato dal precedente blog granodesign.it